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Hallo Tagebuch,
In
ritardo di due giorni, racconto il nostro ritorno a casa. Pensavo di
scrivere in prima persona per descrivere meglio i fatti e le
sensazioni.
Allora, cominciamo dall’inizio!
Sveglia alle 6.00 come sempre, dopo una notte semi-insonne passata a contare i minuti che volevo non passassero mai.
Colazione molto abbondante e poi scuola. Abbiamo fatto un’ora di
lezione; a me è capitata la matematica…smentisco tutto ciò che ho detto
l’altro giorno sulla semplicità di comprensione di questa materia in
tedesco, mi sembrava aramaico antico!
Finita l’ora ci siamo diretti insieme ai nostri corrispondenti in
stazione, dove si sono consumate tragedie greche. Pianti, abbracci e
addii degni di un finale di “Via col Vento”!
Il viaggio comunque è trascorso tranquillo, con la festa a sorpresa dei due neo-diciottenni Matteo e Alice.
Riprendo la frase “Il viaggio è trascorso tranquillo” e aggiungo
“fino a Zurigo”…….si perché un piccolo imprevisto ha interrotto la pace
e l’assopimento che solitamente regnano nella mia mente. Siamo riusciti
a prendere al volo il treno per Briga; io, Dario e Matteo giacciamo,
molto rumorosamente, nel vagone del silenzio, quando sentiamo il treno
partire. “Per fortuna che l’abbiamo preso”, penso io….mai fatto
pensiero più sbagliato! Guardo infatti fuori dal finestrino, distratta
e ridente, e davanti a me vedo una figura familiare, anche molto cerea
direi, che corre e batte i pugni sul vetro: non è possibile, è
Jessica!!!
Il panico cala sulle mie compagne, che urlano: << Ecco, è rimasta
fuori quella deficiente!!! L’avevo detto che non aveva tempo per
fumare!>>. Così, io penso: “Uhm…il freno d’emergenza fermerebbe
il treno…”. Neanche a farlo apposta arriva Rosalia e grida “Il
frenoooooooo!”. Dario e Matteo (con aria rilassata e beata, ndr) dicono
“Lì c’è il freno d’emergenza…”, indicando un posto non definito dietro
di me. Con la pace interiore di un Buddah, mi giro e tiro quella
semplice maniglietta rossa.
In mezzo secondo il treno si blocca, emettendo un suono che avrebbe
trafitto il timpano d’un elefante sordo, e insieme a ciò si posano su
di noi gli sguardi di venti svizzeri palesemente alterati.
Jessica scoppia in lacrime (diciamo che sembrava che le avessero tirato
un secchio d’acqua sul viso…), Frau Pozzetta non capisce ancora bene la
dinamica dei fatti e vaga senza meta per il vagone urlando cose a caso
(e totalmente senza senso, ndr). Il controllore arriva dopo una lunga
attesa, parlando in tedesco di varie punizioni e insulti diretti alla
mia persona e gli svizzeri del vagone sembrano, imitando il
controllore, sull’orlo di una crisi isterica.
…Dopo circa un quarto d’ora ripartiamo e stavolta con Jessica a bordo.
Il resto del viaggio è proseguito in tutta tranquillità (mangiando
quantità spropositate di cibo tedesco di ogni tipo, gusto e dimensione,
ndr).
Arrivati a Domodossola siamo andati tutti a casa stremati.
Rieccoci qui, nella solita classe, nella solita scuola, nella solita Ossola…..
…..nelle solite vita e routine.
PS: Auguri alla nostra Frau Pozzetta che è diventata zia e un grazie per aver permesso la realizzazione di questo scambio.
IV a iter
Elisa
(e Dario, ndr)
Lunedì 9 marzo 2009
Dopo una settimana passata a Wuerzburg l'avventura sta per finire...
Dopo
due ore di scuola, ci attendono ancora un pò di visite...Anche oggi il
professor MEIS è stato al nostro fianco nelle nostre ultime ore qui in
Germania, dove inizialmente abbiamo visitato la prima chiesa
francescana costruita in Germania; successivamente ci siamo recati al
Duomo.
Dopo
aver attraversato la città e proseguito sull'Alte Mainbruke abbiamo
raggiunto la Festung Marienberg. Lottando contro il freddo abbiamo
passeggiato lungo le mura della fortezza ammirando il magnifico
panorama.
In
seguito ci siamo incontrati con i nostri amici tedeschi, con cui
abbiamo raggiunto le nostre famiglie per prepararci alla serata di
addio che è stata organizzata in nostro onore nella mensa della scuola.
La festa ha raggiunto il suo successo: abbiamo bevuto, assaggiato i prodotti tipici bavaresi e cantato!!!
Infine
siamo ritornati a casa e dopo aver sistemato le ultime cose in valigia,
ci siamo coricati nel letto per la nostra ultima notte tedesca.
Lunedì 9 marzo 2009
TIC TAC TIC TAC .... è il primo rumore che sento aprendo gli occhi.
Sono le 7:15 e la colazione mi chiama. Energicamente mi alzo dal letto,
mi preparo e vado in cucina: non credo ai miai occhi! La tavola è
bandita con una tovaglia rossa che richiama l`arredamento moderno. Un
fiume di frutta fresca, succhi, pane, marmellata, burro, latte, nesquik
mi aspettano da qualche minuto e per non fare torto a nessuno con gli
avanzi preparo un panino delizioso per il pranzo.
Sono le 8:50 quando raggiungo i miei compagni alla Würzburg Residenz.
Improvvisamente compare un uomo brizzolato, in carne e indossa una
giacca rossa che risalta i suoi occhi blu. Si avvicina a noi, sale su
un gradino e cerca di attirare la nostra attenzione verso di lui. Egli
è il maestro che ci condurrà nella visita del vinicolo situato nelle
cantine della Würzburg Residenz.
Entrando nella Kellner affronto due rampe di gradoni che hanno circa
216 anni.. è un onore per me visitare una struttura che ha fatto
storia.
Compare un`atrmosfera magica; nei lunghi corridoi vi sono delle botti
enormi piene di vino e ciascuna alla sua metà ha una candela accesa.
Dei lunghi tavoli di legno ricoperti di candele innalzano l`atmosfera a
tal punto da far sembrare la vineria un ristorante romantico. Dopo una
degustazione ci aspetta un gioco: ORIENTARSI IN CITTA`. Alle 13:30 noi
alunni ci incontriamo alla piazza mercato, attendiamo l'arrivo dei
professori ma ancora oggi nemmeno l'ombra! Ci hanno fatto uno scherzo e
si sono nascosti in un bar? Eh eh... Credevano di spaventarci ma noi
giovani in qualsiasi situzione ci troviamo cerchiamo sempre una via
d`uscita!! Dopo un intero pomeriggio in città con la mia partner arrivo
a casa affaticata... mi preparo e la serata mi chiama!! Una nottata
all`insegna del diverimento .. una di quelle nottate che non si
dienticheranno mai! Al mattino, quando la gente si alza io vado a nanna
e auguro una buona notte alla mia partner e un buongiorno a tutto il
mondo!
Amo la Germania, amo la mia partner! Sono veramente felice di ques´esperienza!! =( caspiterina.. é quasi finita...!!
SABRY
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VENERDI’ 6 MARZO
Mi
trovavo su di un tram…ero preoccupata perché vicino a me…un uomo
inquietante…direi molto inquietante! Il mezzo pubblico proseguiva
tranquillo…STOP! C’è una fermata! Oddio…le porte sono bloccate, non si
aprono! E’ forse colpa dell’uomo terrificante seduto accanto a me? Lo
guardo, si alza, io faccio finta di niente perché lo temo…e ora che si
fa? Sul tram è scoppiato il caos…io guardo dalla finestra…vedo un
simpatico vecchietto che si avvicina…vuole salire…ma le porte sono
chiuse…TOC TOC! Bussa… …Improvvisamente apro gli occhi…Linda mi è
venuta a svegliare! Che sogno strano! Tiro un sospiro di sollievo e
rido nella mia mente senza però far notare nulla a Linda altrimenti mi
prenderebbe per pazza!
“Guten Morgen! Hast du gut geschlafen?” – „Ja!“ rispondo io…e certo!
Come si fa a rinnegare un letto! Ed ecco che così ha inizio un’altra
giornata qui a Würzburg! AAAAAAAHRG!
Il tempo non è dei migliori, piove! Ma non importa…ho l’amico ombrello con me!
Mi preparo, scendo a fare colazione tra i vari “GUTEN MORGEN”. La madre
aggiunge di non dimenticare un’altra volta, BITTE, il
MITTAGESSEN…(sbadata…ieri hai dimenticato quello che ti avevo preparato
per il pranzo!) Ma certo che no e comunque…sono italiana..bisogna pur
dimostrarlo, no?
Ore 8:10: parte il pullman per la scuola. Ho appuntamento con Frau
Pozzetta per la mia solita medicazione (ma quando guarirò???)
Viel Glück all’amica di Linda che deve sconfiggere il mostro: l’esame di giuda, ed eccoci a scuola.
Mmmmmh…latte alla banana…che delizia! Scale dopo scale dopo scale…dopo
scale! Aspettiamo pazientemente Frau Pozzetta e Herr Steinmetz che come
al solito sono in ritardo (n.d.t.: non certo per colpa di Frau
Pozzetta). Penso che prenderò un provvedimento disciplinare…sì! Ad un
tratto ho una visione paradisiaca…è quasi magia…non sembra ma ebbene
sì…ecco che si staglia l’attesa figura dei due prof (in realtà il
ritardo è solo di 5 minuti).
Io e Frau Pozzetta ci ritiriamo in infermeria ed anche questa
medicazione è fatta. Ora sono pronta ma scopro che Frau Pozzetta si è
scordata di scaricare le foto che ho diligentemente fatto ieri nella
città del Natale perenne. Secondo provvedimento disciplinare nei
confronti di Frau Pozzetta….sì sì.
Schnell schnell tutti di corsa alla stazione! Ci attende il treno per Norimberga!
Viaggio di un’ora circa pieno di foto pazze.
Ore 11:00: ecco i piccoli italiani e i piccoli tedeschi alla scoperta
di questa meravigliosa città. Dietro di me Elisa continua a ripetere
che deve andare in bagno e la sua partner risponde con un “ICH AUCH!”
Certo, la città è meravigliosa, ma che freddo! Spero di non dover
camminare tanto come ieri…e vai di qua e vai di là e su per le mura e
giù sulla strada…”ma dai ragazzi è tutta salute”… beh…la cosa non è
proprio così per me, ma io resisto, sono una dura! Vado avanti e
combatto contro le difficoltà del mondo!
Andiamo al Dokumenationszentrum. Linda dice che qui si incontrano i
politici (ma sarà vero?)…toh…una telecamera….CIAO MAMMA! MI VEDI???
Pranzo e poi parte la visita all’edificio e al museo che ospita.
Naturalmente ci vengono in aiuto le audio-guide in italiano, che Maria
Luisa scambia per telefoni! La sua tedesca ride! Questo è un posto
davvero toccante…ben documentato ed esauriente con foto e filmati sulla
nascita del nazismo e il suo scivolare verso la seconda guerra
mondiale. Un posto che vale la pena di vedere perché cose del genere
non vanno dimenticate.
Dopo due ore torniamo nei pressi della stazione. Bene! A libera scelta
possiamo visitare il museo di Dürer oppure varcarcela per la
città….come si dice…CARPE DIEM! Tutti ne approfittano per fare shopping!
Ore
18:30. siamo di nuovo a Würzburg. Viaggio in pullman con Patrizia e la
sua partner. L etedesche si divertono a sentire come pronunciamo il
nome del professore Herr Steinmetz. ;-) Arrivate a casa facciamo
tutto in fretta perché in meno di un’ora già siamo pronte ad uscire di
nuovo. Prima si va ad una casa per giovani con maria Luisa, sabrina,
Jessica, le loro tedesche e Patrizia che si è intrufolata per poter
venire anche lei alla discoteca Airport, un posto enorme, con diverse
sale, in cui davvero mi sono divertita tantissimo!
Aaahh… c’è da dire che una di noi si è divertita più di tutte, ma non diciamo né il nome né il perché (CENSURED!)
Ore 2.00. tutti a nanna! Mi addormento felice ma pensando che mancano
solo 4 giorni alla nostra partenza! Vorrei rimanere a Würzburg per
ancora molto tempo…
Zzz…. Buona notte!
LARA PRELLI
GIOVEDI' 5 marzo 2009
Hallo Tagebuch,
mamma
mia, non ci posso credere, siamo già al terzo giorno della nostra
esperienza tedesca! Il tempo vola, non voglio più tornare a casa.
Ho scoperto molte cose qui in Germania e devo dire che finora sono
state tutte belle, a partire dalla cucina. Altro che orribile, è
buonissima..Sí, forse un po` pesante, ma veramente gustosa!
Passiamo però a noi, e alle nostre visite.
Oggi, come gli ultimi due giorni, sveglia alle 6.00 (Che fatica!!) e
poi scuola!.. Abbiamo partecipato alle lezioni dei nostri amici
tedeschi e Matteo ha scoperto di capire meglio la matematica qui che in
Italia. Dovrebbe fare un corso intensivo al Siebold (..e non solo
lui!!!).
Verso le dieci siamo partiti con il treno alla volta di Rothemburg, una
cittadina a sud di Würzburg, accompagnati dall´onnipresente Frau
Pozzetta e dal signor Mais, professore di storia, che per tutto il
giorno ci ha fatto da guida.
Rothemburg ci ha lasciato semplicemente a bocca aperta con il suo
centro storico, le sue case al gratticcio, le stradine ciottolate, i
negozietti e i numerosi musei... sembrava di essere stati catapultati
in una fiaba!
Totalmente rapiti dalla magia di Rothemburg, abbiamo visitato il museo
delle torture, dove sono cnservati i più terrificanti strumenti di
tortura del Medioievo.
Dopo una piccola pausa e un giro sulle mura della città ci siamo
diretti verso il museo di Natale, uno splendido edificio dove il 25
dicembre sembra non passare mai.
Stanchissimi, ma entusiasti, abbiamo poi ripreso il treno con
destinazione Würzburg; ad attenderci, i nostri corrispondenti tedeschi!
Tra battute, risate e e saluti, ci siamo diretti tutti verso casa!
Beh.. che dire, WUNDERBAR!! =) Non potevo aspettarmi di meglio!
Ely! |
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MERCOLEDI' 4 Marzo 2009
Driiiiiin!!
La mia sveglia suona impaziente speranzosa che io, al meno una volta
nella vita, non la spengo per oltre 16volte..Spalanco gl´occhi,
incredibile!! Ero sveglia come non lo sono mai stata!!preparo le ultime
fazende :) ed esco alla riscossa!!Ich werändere die Welt!!
Un
abbraccio alla mia famiglia e poi tutti a scuola.una volta ritrovati
tutti insieme c´è stata la presentazione del preside: molto gentile
breve ed efficace nel suo discorso. Yeeee!! si fa colazione!!
Buono,buonissimo..Abbiamo mangiato di tutto: pane, nutella, marmellata,
frutta, miele, latte e.... ovviamente non potevano mancare.... le
specialita` tipiche tedesche (salate e dolci).
Successivamente sono arrivati i ragazzi delle altre classi e noi abbiamo parlato anche con loro..:)!!
Ritirata
la tavola e con il panciotto bello pieno, ci siamo diretti in un´altra
scuola, questa volta, solo noi italiani. salite le scale sulla destra
eccoci riuniti in una classe, stretta ma come un abbraccio
enorme-amichevole tra studenti italiani e studenti tedeschi.che dire i
professori sono tutti eccezionali, sanno l´italiano meglio di noi e
sono molto disponibili... anche alle nostre richieste...anche a quelle
piu bizzarre:) !
Dopo
un´ora di conversazione(a gruppi) e in italiano, abbiamo salutato tutti
e ci siamo diretti nella vecchia residenza del vescovo dove abbiamo
apprezzato la spiegazione di una professoressa che ci ha illustrato
tutti gli affreschi e non solo, con un´attenzione minuziosa per le
decorazioni e i vari temi dipinti dal famoso pittore italiano, Tiepolo.
Successivamente siamo andati nella chiesetta in cui il vescovo
predicava la messa. ACHTUNG! si puntualizza che la chiesetta
e´collegata alla camera del vescovo, quindi egli poteva passare da un
posto all´altro attraveso una porta "chissä se sotto a quel vestito al
meno una volta,il vescovo nascondeva un bel pigiamone" -piccolo
sarcasmo- ma diciamo la veritä..e ´stato un pensiero comune!!dopo
qualche minuto..eccoci davanti al duomo di Würzburg; in silenzio
entriamo uno dopo l'altro, quasi trascinandoci dalla fame...come
possiamo descriverlo....assì ci sono due aggettivi: maestoso e
particolare.
Maestoso
in quanto e ´una struttura enorme, imponenete; come piccole formiche
posizionate in due file sui banchi della penitenza, guardavamno stupiti
cotanta bellezza ed immensitä. Particolare perchè, impone diversi stili
artistici assemblati tra di loro, e dietro di noi, una "CURIOSA
RIFLESSIONE" cosi´la chiamerei; un simbolo ebraico in una chiesa
cristiana tedesca. Bellissimo. Questo ci fa capire che niente si deve
dimenticare.. ecco.. un´altra piccola emozione, una piccola morsa allo
stomaco che rimarrà impressa in ognuno di noi...
Grrrr...!! finalmente si mangia!! Ognuno insegue il proprio languorino;
c´è chi va al nord see per assaggiare il pesce ,chi come me, degusta
un´ottima salsiccia con senape piccante!!
verso le 14,00 siamo andati a vedere la fabbrica dove si produce la
Würzburger hof bräu, la birra piu conosciuta in Germania.
Una guida, proprio come nel vangelo secondo Giovanni:), ha tradotto
tutta la spiegazione della signora David in modo veramente esauriente e
preciso. si nota la somiglianza con il nostro amato proff Russo, che
secondo noi, incarnatosi nel corpo del nostro Daniel, ha dato vita a
una simpatica parodia "RUSSO 2 LA VENDETTA DELLA CAVIGLIA SPEZZATA:):)".
Che dire nessuno scorderä quel soave profumo di frumento lievito che
invase imponente le nostre narici, fino a diventare un ricordo
indelebile inpregnato nella nostra mente! Tra una traduzione e l´altra
ecco che tutto si conclude con un lungo e prelibato assaggio dei
diversi tipi di birra tra i quali ricordiamo qualche particolaritä: una
bottiglia di pannasce, una bravemete fermentata(con lievito), una
scura( nera), una chiara e una bionda :)
Il
tutto è stato accompagnato da dell´ottimo brezel appena sfornato. tutti
soddisfatti e rallegrati ci siamo incamminati verso la piazza dove ci
attendevano i nostri partner. Il tragitto e stato un´ottima occasione
per prendere una boccata d´aria e per ammirare il paesaggio e fare una
breve sosta per scattare qualche foto inedita sul "Vecchio ponte sul
Meno ". con un tschüss:) generale e accompagnato da una grassa
risata, ognuno si e diretto a casa per passare un po di tempo con gli
amici tedeschi.
dopo cena, ognuno con il proprio partner ha passato una gradevole
serata; chi a casa, chi al boowling e chi a passeggio per le vie di
Würzburg.
Stravolta ma soddisfatta, spengo la lucina, ora troppo luminosa, e mi lascio portar via da un dolce riposo....
...a domani!!
Maria Luisa 4a iter - Einaudi
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MARTEDI 3 marzo 2009
Caro Diario di bordo,
finalmente qui.
Siamo arrivati e sembra quasi incredibile! E pensare che solo qualche ora fa
eravamo alla stazione di Domodossola sommersi dalle preoccupazioni di ogni
genere! E adesso siamo qui...in Germania! Una sola parola per riassumere un
condensato di emozioni provate in più di 8 ore di viaggio.
Ore 5.00 del
mattino. Sono già sveglia e continuo a rigirarmi nel tentativo di riprendere
sonno: “Su, forza! Devi riposaaaaaare! Ma ti rendi conto del viaggio
massacrante che ti aspetta?” Giá. E forse era proprio a causa del mio
“rendermi conto” che quella è stata l’ora più lunga della mia vita!
Help! E
allora eccolo: un simpatico flusso di pensieri della serie: “come sarà? Come
farò?” E chissà in quanti come me avranno passato le ultime ore prima di
alzarsi in quel modo! Ultimo check-in. C’è tutto o quasi. I miei genitori mi
accompagnano alla stazione per le 7.45 e mi salutano sotterrandomi con mille
raccomandazioni già sentite più volte. E sì, mancheremo loro e loro ci
mancheranno!
Alle ore 8.00 circa la IV A ITER aveva colonizzato il Bar Regina.
Borse, borsette, valigie dalle dimensioni colossali e varie Plastiktüten di
supporto! La gente avrà pensato ad un trasloco di massa piuttosto che ad uno
scambio culturale!
E con la pancia piena ci siamo spostati alla volta della
stazione dove alle 8.00, il nostro treno e partito alla volta di Basilea!
All’
appello tutti presenti. L’unico a mancare era il professor Russo, che si è
fatto male proprio prima della partenza. Un vero peccato: la sua presenza
avrebbe dato una nota ancora più frizzante alla nostra esperienza. Ma con un
bel sorriso sulle labbra gli auguriamo di guarire presto. Sul treno è facile
immaginare la confusione che abbiamo creato, tra reportage fotografici, lo
scambio di Ipod e mp3 e naturalmente partite a carte. I nostri valigioni
onnipresenti a barrare il passaggio a qualche altro viaggiatore incappato nella
nostra avventura.
Arrivati a Basilea saliva di minuto in minuto. Con il treno
successivo avremmo varcato il confine e finalmente il nostro Deutscher Traum
(sogno tedesco) si sarebbe avverato. Freiburg, Baden-Baden … e alle tre del
pomeriggio finalmente Frankfurt am Main. Impossibile non pensare a Frau
Gutierrez e alle sue indimenticabili frasi: Frankfurt liegt am Main und das ist
ein wichtiger Verkehrsknotenpunkt. Piccola escursione fuori della stazione per
saziare la nostra vista affamata alla ricerca dei celebri Wolkenkratzer
(grattacieli) della Mainhattan sul Meno. A quel punto non c’è stata più
speranza, ero come ripiombata nell’infanzia quando da bambina si sgrana la
propria vista davanti al mondo. Così mi sentivo io. La frenesia della grande
stazione. Uno dei punto centrali di snodo dell’intera Europa. Ultimo viaggio in
treno fino a Würzburg e finalmente alle 17.10 siamo arrivati.
Su treno l’
ultimo scambio di consigli e l’ultimo ripasso del vademecum preparato a
lezione. Qualcuno era veramente nel panico. Io invece ero tranquilla. Nel mio
mondo zoomato del 100 per 100. Scesi dal treno già ci aspettavano i nostri
amici tedeschi. Smistamento. Ognuno per la sua strada.
Per me non è stato
affatto traumatico. La mia corrispondete si è dimostrata subito amichevole e
tra l’altro non ho avuto nemmeno problemi di lingua. Spero che anche per gli
altri sia stato così. Vorrei scrivere anche un sacco di cose, ma Jana si sta
veramente stupendo. Sua mamma e suo fratello sono molto simpatici e anche a
cena mi sono sentita a mio agio. Ovviamente non sono mancate le patate,
Kartoffel. E poi …. notare! I tedeschi mangiano l’insalata da un piattino a
parte! Ora torno a fare compagnia a Jana. Spero di non essere stata troppo
noiosa. Vorrei però scrivere un’ultima cosa
Deutschland hat mir mein Herz
geraubt!
Per oggi è tutto. La vostra corrispondente speciale per un giorno
Julie Ann

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